La storia… perché ogni evento è più profondo di quello che sembra.

L’amore per la Storia non è nato subito. Pensate che quando facevo le elementari e le medie, io detestavo tutto lo studio teorico. Preferivo la matematica e le lingue, al tempo, perché mi permettevano di scrivere e di mettere in pratica quello che studiavo. Mi piaceva anche l’italiano. Non troppo la letteratura, anche perché imparare poesie a memoria non è stato mai il mio forte, ma la scrittura creativa sì. Quella mi piaceva, come mi piaceva leggere per conto mio.
Il vero amore per la Storia è nato in terzo liceo, grazie alla professoressa Giuliodori. Subentrato il triennio, ho cambiato ambiente, lasciandomi alle spalle una classe tossica, e mi sono trovata a studiare con degli insegnanti completamente diversi, più attenti all’aspetto critico dell’apprendimento.
Niente più cose imparate a memoria senza un perché!
Sono stata fortunata anche con Letteratura Italiana e Latina; non mi dimenticherò mai la saggezza e l’apertura mentale della professoressa Moroni. Avevo quasi diciassette anni quando iniziai ad amare davvero le materie umanistiche. Ma ora concentriamoci sulla Storia, come vi ho promesso.

Abbandonai lo studio di eventi e date mandati a memoria e iniziai a studiare i periodi come insieme di tanti elementi sociali, economici e ideologici. In questo modo mi feci sedurre dal fascino di alcune figure storiche che ancor non m’abbandona, per citare Dante. Mi innamorai degli imperatori romani più perversi come Nerone, Caligola e Diocleziano, della follia di Enrico VIII, della forza di Federico di Svevia, della ferocia di Vlad III, dell’astuzia sottile di Richelieu, della potenza di Napoleone Bonaparte. La Giuliodori mi consegnò il metodo e io lo sfruttai per studiare da sola, fare ricerche. In quel periodo, le risorse di Internet erano molto più limitate, perciò lessi molto su cartaceo, comprai testi di approfondimento, soprattutto per Vlad III, perché, come è già noto, lui è stato l’ossessione di una vita. Tuttavia, non mi portavo male nemmeno con Richelieu – anche se non sembra, ho una passione sfrenata per la storia francese. Senza approfondire Luigi XIII è impossibile capire la famosa Rivoluzione di fine 1700, dopotutto. Mi dà fastidio anche oggi sentire la gente che parla di storia francese facendovi riferimento solo ed esclusivamente con la formula “Liberté, Égalité, Fraternité”, perché quello è stato solo uno dei momenti salienti di quella Nazione. La fondazione, lo sviluppo attraverso le guerre, l’eterno conflitto con Inghilterra e stati prussiani… Ce ne sarebbero da dire della Francia. Sì, sì, tranquilli. Scriverò un libro a riguardo!

Ho smesso di studiare tutte le materie scientifiche, ho dimenticato molto di quello che avevo appreso di matematica e algebra. Figuratevi che, benché mi sia impegnata tanto da uscire con un otto pieno in matematica e fisica, rammento poco lo studio delle funzioni. Ma la Storia è la Letteratura – italiana, inglese e latina, principalmente – sono materie che approfondisco anche adesso. Internet mi aiuta: se cercate bene, trovate articoli di ogni genere e profondità, fatti anche molto bene. Grazie ai siti di e-commerce, poi, è anche semplice trovare testi più ricercati da acquistare. Le possibilità sono davvero infinite per una mente vivace.
Come si traduce il mio studio su quello che scrivo?
Torniamo a Dracula: al contrario di Stoker, io mi sono concentrata molto sull’uomo dietro il mostro. Stoker non lega Vlad Tepes alla figura di Dracula, che è una creatura molto più antica e discendente dagli Unni. Coppola e io, invece, sì. Entrambi ci rifacciamo alla leggenda reale della Principessa che si getta nel fiume dalla fortezza di Poenari. Certo, la Storia racconta che la scelta di Elisabeta fu dettata da altri motivi: principalmente il desiderio di non lasciarsi catturare dagli Ottomani e finire schiava. Tuttavia, noi siamo romantici e vogliamo sognare l’amore tragico.

Specialmente, ne Il battesimo di Sangue, ho approfondito la storia del Voivoda, partendo dall’assedio di Poenari, ho parlato di alcuni dei suoi alleati, del tradimento del Corvino, ho raccontato la prigionia di Vlad e la sua morte, cercando di collegare la finzione alla realtà e infine alla leggenda.
Sto razionalizzando anche un progetto sul Cardinale Richelieu, in questo periodo. Ammetto che buona parte della colpa viene da The Musketeers – se non avete visto la serie, guardatela, anche se si prende molte licenze e modifica sia le date che gli avvenimenti, tuttavia, il carattere e il fascino del mio Armand sono intatti e potenti –. Io ho in mente altro. Stiamo parlando di un uomo pieno di contraddizioni che ha sedotto persino una regina.
L’amore per la Storia ha costruito anche le ambientazioni dei miei libri. Basti guardare alla Londra vittoriana in Van Helsing e la sua contrapposizione alla nordica Amsterdam e alla magia selvaggia dell’Ungheria. La Storia mi aiuta anche nella costruzione dei mondi fantastici. Non si parte mai davvero da zero. Gli archetipi politici e sociali sono sempre preesistenti. I concetti di monarchia, rivoluzione, eserciti, organizzazioni religiose, sono tutti figli della Storia. Non c’è nemmeno un romanzo fantastico che non ci faccia i conti. Anche le leggende più strampalate provengono dalla Storia dell’Uomo e dalla sua evoluzione. Il passato è sempre importante, che lo si veda o meno. Credo che una mente creativa non possa permettersi di farne a meno. Conoscere dà l’opportunità di capire e analizzare, crescere e migliorare. È bello studiare, è bene farlo sempre, senza fermarsi mai. Bisogna trovare un modo tutto nostro, dedicargli il tempo che possiamo, ma non bisogna mai smettere di approfondire, scoprire, senza mai presumere.
Ogni evento è sempre molto più profondo di quello che sembra.

Copertina Dracula – Love never dies di Natascia Luchetti per Delrai Edizione

Dracula – Love never dies
Sono passati più di cento anni dalla sconfitta delle tenebre.
Il ricordo sbiadito e invecchiato della donna che ha amato continua a torturare il suo animo imprigionato e inquieto. L’animale che è in Vlad preme per uscire e vendicarsi così della prigionia a cui Van Helsing e Harker lo hanno costretto, allontanandolo dall’amore. Il male è di nuovo pronto per calare su Londra e lasciare una scia infinita di sangue. Crudele e privo di morale, Dracula si aggira per la città, ma l’antica promessa di un sentimento eterno torna a fargli visita. Yrden Clarks lo guarda con ardore, lei non lo giudica, lei non ha paura… Ma è la vendetta che alimenta la smania del mostro e lo guida nella lotta tra luce e ombra. Non c’è niente che può salvare un uomo senz’anima, niente, nemmeno l’amore a cui la storia sembra averlo destinato.

Dopo più di un secolo, il ritorno di Dracula, in un romanzo che non ammette pregiudizi. Se non si è disposti a capire il male, si finisce per averne paura. Allora chi può salvare la vita alla morte?

Il battesimo di sangue

La storia del mostro che ha attraversato i secoli per amore resiste e si rinnova in un tempo immortale. Ogni mito ha il suo inizio ed è sufficiente un solo passo nelle ombre per rimanere prigionieri in eterno della sorte invisa: l’uomo sparisce a favore della bestia. La giustizia punisce coloro che rinnegano Dio, toglie loro l’anima e con questa gioca all’infinito, lasciando che la realtà dei fatti scompaia agli occhi dei mortali. Questa è la vera storia di uno spirito corrotto, ma umano, che parla a nome dell’amore assoluto e della brutalità dell’imperfezione. La rinascita di Dracula prende vita e trasforma la verità in leggenda.

Copertina Il battesimo di sangue di Natascia Luchetti per Delrai Edizione
Van Helsing di natascia luchetti copertina delrai

Van Helsing – Blood never lies

La vera storia dell’uomo che ha trasformato la sua vita in leggenda, la cui stessa esistenza era un’arma contro le Bestie: Abraham Van Helsing. L’essere umano deve conoscere il mondo per poterlo capire appieno ed è ciò che pensa il giovane Van Helsing nell’approcciarsi all’università e al suo futuro da medico, ma l’oscurità lo attende e non gli lascia tregua, incamminandolo per la via a lui destinata. È nelle ombre più fitte che l’incubo ha inizio, una verità inspiegabile da Abraham considerata inconcepibile: esiste il Male, esiste il Bene. Ogni tipo di creatura sovrannaturale vive tra gli uomini, con loro, e questi non ne hanno coscienza. Continuano le loro vite, schiavi della superstizione e dell’ignoranza. È impossibile concepire un futuro senza l’abisso delle tenebre e la lotta per la sopravvivenza ha inizio, perché chi uccide il male, assorbe il male. A condurre il braccio del cacciatore una sola verità, che domina persino il suo cuore: il sangue non mente mai.
Dalla penna gotica di Natascia Luchetti, una nuova sfida per riportare in vita una personalità dalle tinte complesse e dal forte senso di giustizia. Dopo Dracula, Love Never Dies, e Il battesimo di sangue, omaggio al più grande essere sovrannaturale mai esistito, Van Helsing, Blood Never Lies, ci introduce alla verità della Luce.

Il battesimo di luce

L’iniziazione dell’uomo conosciuto come il più grande cacciatore di vampiri e temuto per la sua efficienza nel contrastare creature demoniache. Ogni leggenda ha la sua verità e in questa storia viene alla luce l’addestramento di un ragazzo alla ricerca di se stesso e della giusta strada da percorrere. Perché il male non è generalizzabile, una creatura della notte è pur sempre figlia di quel Dio che ama tutti i suoi figli indistintamente. Demoni contro uomini, angeli contro bestie, bene contro male, ma il confine si fa labile e la sola cosa che conta alla fine è lottare.

La nascita del cacciatore di vampiri più famoso della storia, una nascita che combatte sempre in nome della speranza.

il battesimo di luce di natascia luchetti copertina delrai